Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XVI – 16 febbraio 2019.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

Ipogirificazione e difetto cognitivo in bambini con la sindrome da delezione di 22q11.2. La sindrome da delezione di 22q11.2 (22qDS) è un disturbo neurogenetico che causa un difetto di formazione delle circonvoluzioni cerebrali e deficit cognitivo. Un nuovo studio ha rilevato che le prestazioni scadenti nell’apprendimento verbale e nel funzionamento esecutivo di questi bambini sono strettamente correlate alla ridotta formazione di giri nella corteccia orbitofrontale e cingolata anteriore. [Lutz O., et al. Psychiatry Res Neuroimaging 285: 47-50, 2019].


Il “gene della pace” promuove l’aggressione in Drosophila melanogaster. L’aggressione è un comportamento innato, modulato da fattori ambientali e genetici, che costituisce un modo di espressione acuta dell’aggressività, presente in tutte le specie animali ed emergente in condizioni di competizione per cibo, territorio e accoppiamento. La genetica di questo comportamento è ancora poco chiara e definita. Ramin e colleghi di un team del McGill Centre for Research in Neuroscience (Canada) hanno identificato il peacefulness gene (gene della pacificità o serenità) quale nuovo protagonista dell’aggressione maschio contro maschio in Drosophila. Nei roditori, il knockdown neuronale specifico di questo gene riduceva l’aggressività, mentre l’iper-espressione la accresceva in modo straordinario. Il controllo dell’aggressività da parte di vie di sintesi di MoCo dipendenti da questo gene, con analoghi effetti nell’uomo, sembra indicare un meccanismo molecolare di base conservato nella filogenesi. [Cfr. Ramin M., et al. Molecular Brain 12 (1):1, 2019].

 

Neuroni limbici consentono il riconoscimento del sesso e il comportamento sociale connesso. Gli animali ancora privi di esperienza sessuale sono geneticamente in grado di distinguere tra i sessi, come si vede dalla loro capacità di interazione specifica secondo gli schemi neurofunzionali della specie, ma le vie nervose centrali che consentono tale riconoscimento sono ancora scarsamente caratterizzate. Bayless e colleghi hanno individuato neuroni nel nucleo del letto della stria terminale (BNST) esprimenti aromatasi (AB), quali elementi in grado di codificare il sesso di altri animali e il processo di accoppiamento. Il silenziamento di questi neuroni nei maschi di topo elimina le preferenze per i ferormoni femminili e il successo nell’accoppiamento. Nelle femmine non si sono ottenuti risultati equivalenti; pertanto, la funzione dei neuroni AB della BNST sembra essere esclusivamente maschile. [Cfr. Cell – AOP doi: 10.1016/j.cell.2018.12.041, 2019].

 

Danio rerio (zebrafish) e i nuovi modelli per neurobiologia, neurogenetica e neurofarmacologia. Sono numerosissime le malattie in cui compare dolore ed alterazione del sistema a ricompensa, perciò il funzionamento del sistema oppioide e il suo rapporto con i circuiti dopaminergici è sempre di rilevante attualità. Al pesciolino striato della famiglia delle Cyprinidae Danio rerio (zebrafish) la nostra società scientifica ha sempre riservato una particolare attenzione, con aggiornamenti sul suo ruolo nella ricerca neuroscientifica; ora, i modelli di regolazione oppioide del dolore e della dipendenza da sostanze psicotrope nel piccolo ciprinide zebrato, stanno consentendo l’acquisizione di nuove conoscenze. Bao e colleghi hanno esaminato un gran numero di studi recenti, proponendo nuove evidenze sull’interazione funzionale tra sistemi a segnalazione oppioide, dopaminergica e mediata da altri neurotrasmettitori. I ricercatori propongono una valutazione critica del modello del pesciolino zebrato per l’ambito translational degli studi sugli oppioidi, in particolare per la ricerca immediatamente rivolta all’applicazione clinica; sottolineano, invece, l’utilità per lo studio dei meccanismi del dolore, della dipendenza, dell’affettività e di altre funzioni conservate nel corso dell’evoluzione filogenetica e incidenti sul comportamento. [Neuroscience – AOP doi: 10.1016/j.neuroscience2019.01.045, 2019].

 

Le emozioni negli uccelli studiate come paura e frustrazione in chiave comparativa. L’approccio allo studio dell’espressione delle emozioni ha seguito nel tempo la via maestra tracciata dallo stesso Darwin, consistente nell’osservare la mimica facciale e le manifestazioni corporee dell’uomo e di altri mammiferi. Negli uccelli l’espressione delle emozioni è meno evidente e differente nell’aspetto, così da richiedere un approccio specifico. Conoscere tali stati neurofisiologici aviari può fornire informazioni rilevanti per la comprensione dell’evoluzione filogenetica dei circuiti cerebrali e del comportamento da questi dipendente.

Gli uccelli e i mammiferi si ritiene si siano evoluti da due differenti gruppi di rettili del Mesozoico, ossia dinosauri teropodi e terapsidi, rispettivamente; pertanto, si colloca l’epoca del loro progenitore comune intorno ai 300 milioni di anni fa, durante il Carbonifero o il Permiano. Nonostante tale distanza filogenetica, le specie aviarie e mammifere presentano interessanti tratti biologici comuni, quali le proporzioni relative del cervello, cicli veglia/sonno, endotermia, alti livelli di attività quotidiana e comportamento sociale. Papini della Texas Christian University, con due colleghi provenienti dal Messico e dalla Colombia, ha focalizzato l’attenzione comparativa su due emozioni di base a valenza negativa: paura e frustrazione. La paura, intesa quale reazione anticipatoria a eventi o stimoli pericolosi o minacciosi, è in genere legata negli animali alla presenza di predatori o conspecifici. La frustrazione, intesa quale reazione all’inattesa mancanza di effetto a ricompensa, legata all’alimentazione e all’accoppiamento. La rassegna dei maggiori studi in questo campo evidenzia numerosi e stimolanti punti di contatto neurofunzionali e comportamentali fra mammiferi e uccelli, indicando l’utilità di proseguire l’analisi di queste due categorie emozionali per approfondire il rapporto fra le condizioni che promuovono gli stati reattivi e le soluzioni neurobiologiche e comportamentali affermatesi nel corso dell’evoluzione. [Papini M. R., et al., Front Psychol. 9: 2707, Jan. 17, 2019].

 

La nostra prima pagina come promemoria di nuovi studi da non dimenticare. Sotto l’immagine di copertina della nostra Home Page dei branetti di highlight, tre per anno, che vertono sui contenuti maggiormente approfonditi e discussi, costituiscono un richiamo per il visitatore. In un recente incontro sono stati esaminati i tre anni dal 2015 al 2017, e rivisitati gli argomenti così ripartiti: Scoperte Varie e Interessanti (2015), Meraviglie della Musica e del Cervello (2015), Disturbo Bipolare e Schizofrenia (2015); Progressi per la Sclerosi Multipla (2016), Aggiornamento in Psichiatria (2016), Donne di Cervello (2016); Il Cervello dal Medioevo a Willis (2017), Acidità cerebrale e disturbi mentali (2017), Fitness aerobico e Cervello (2017).

Nei nove brani di questi tre anni, ben 41 link facilitano l’accesso diretto a 41 articoli che possono arricchire le conoscenze neuroscientifiche e suggerire nuovi percorsi di conoscenza.

La discussione ha evidenziato che la maggior parte degli argomenti delle recensioni, che suscitano sempre grande interesse, non è ancora conosciuta in molti ambienti accademici e, dunque, può ancora costituire materia di aggiornamento. In proposito, è stato notato che il ritardo nella pubblicazione delle nuove edizioni di molti manuali e trattati di riferimento nel campo delle neuroscienze, rende ancora più utile la lettura e lo studio dei nostri articoli.

 

Notule

BM&L-16 febbraio 2019

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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